VIGEVANO – Gli studenti del liceo "Benedetto Cairoli" scendono in campo contro il freddo. Lo scorso 30 novembre molti studenti dell’istituto hanno deciso di non entrare in aula per sostenere il regolare svolgimento delle lezioni, ma di scioperare e alzare la voce contro una situazione che era diventata ormai invivibile. La manifestazione, svoltasi dinnanzi all’ingresso della scuola, non è passata inosservata. “Ci siamo fatti sentire e i risultati si sono visti - afferma Andrea Cavalleri, rappresentante d’istituto - proprio mercoledì mattina i tecnici hanno provveduto a riparare la porta d’ingresso dall’ingresso di via Cairoli. Entrava il freddo all’interno del corridoio del liceo classico. Almeno a questo inconveniente è stato posto rimedio”. La manifestazione era dovuta al fatto che all’interno delle aule, agli studenti e ai docenti risultava impossibile svolgere lezione, a causa di temperature non a norma. “Stare seduti e fermi con sedici gradi non è normale - prosegue Andrea Cavalleri - secondo la legge dovrebbero esserci almeno diciassette gradi. Altra questione riguarda l’uscita di emergenza, che è inagibile. Nell’ultima prova di evacuazione abbiamo impiegato sei minuti ad uscire dall'edificio, qualora si presentasse una situazione di reale pericolo, ci troveremmo davvero a rischio”. I rappresentanti d’istituto hanno incontrato in videochiamata, insieme al preside Alberto Panzarasa, il capo di Gabinetto della Provincia di Pavia, Giuseppe Bufalino. “Si è scusato per la situazione che ci siamo costretti ad attraversare - spiega Andrea Cavalleri - e ha ribadito di essere disposto a mandare tecnici per sistemare la caldaia. Ci ha promesso di anticiparne l’accensione e posticiparne lo spegnimento. Dal mio punto di vista, la soluzione migliore consiste nel provare ad aumentare la temperatura dell’acqua che scorre nei tubi, portandola ad almeno cinquantacinque gradi. Attualmente si aggira sui trentacinque”. Diversi docenti si sono schierati dalla parte degli studenti, in una battaglia che riguarda da vicino tutti coloro che lavorano o studiano al Cairoli.Edoardo Vares